Zone ruderali: ambienti preziosi!
Caratterizzate da un disordine apparente, da una copertura erbacea discontinua e ridotta e da frequente disturbo, le zone ruderali rappresentano degli ambienti pregiati per molte specie animali e vegetali. Tra di esse troviamo la carota selvatica, il meliloto, la viperina, la cavalletta celeste (animale dell'anno 2023) e molte altre ancora.
L'essere umano percepisce purtroppo questi ambienti come disordinati e inospitali e perciò tende a rinverdirli o, peggio, a pavimentarli. La conseguenza è che le zone ruderali vengono spesso distrutte o sono gestite in modo inopportuno.
Attenzione alle neofite!
Essendo superfici apprezzate dalle specie pioniere, esse sono facilmente colonizzate da neofite alcune delle quali invasive: la loro corretta gestione è essenziale per favorire questi ambienti come spiegato nella nostra pagina dedicata a questo tema.
"Zuppa di fango" per le farfalle
Spesso si possono osservare farfalle singole o a gruppi che si agitano su suoli umidi. Questo comportamento prende il nome inglese di puddling e consiste nel cibarsi di liquidi che contengono sali minerali come il sodio e aminoacidi. Questi nutrienti consentono di aumentare la fecondità e il tasso di sopravvivenza delle uova. Le zone sterrate possono quindi rappresentare un valido aiuto alla sopravvivenza di molti insetti quali le farfalle.
Ambienti importanti da promuovere
Nei giardini naturali alle volte le superfici ruderali sono piccole, altre volte mancano completamente. Alcune persone fanno fatica ad accettarle e altre invece non danno sufficientemente attenzione alla problematica delle neofite che quindi possono diventare invasive. È difficile trovare chi sa lasciare queste superfici incolte e ruderali ma al contempo è attento alle neofite e le gestisce. Perciò le belle zone ruderali sono un valido bonus per i giardini naturali!