Ambiente ruderale Andrea Persico
Zone urbane

Zone ruderali: rare ma preziose!

Le superfici ruderali prendono il nome dai ruderi e quindi da cumulo di macerie. In realtà non sono legate solo alle costruzioni, anzi sono ambienti frequenti in natura e caratterizzati da un suolo sassoso/ghiaioso dove vi è poca materia organica, poca acqua e pochi nutrimenti. In queste condizioni vivono specie molto particolari che hanno bisogno di suoli grezzi.

Caratterizzate da un disordine apparente, da una copertura erbacea discontinua e ridotta e da frequente disturbo, le zone ruderali rappresentano degli ambienti pregiati per molte specie animali e vegetali. Tra di esse troviamo la carota selvatica, il meliloto, la viperina, la cavalletta celeste (animale dell'anno 2023) e molte altre ancora.

L'essere umano percepisce purtroppo questi ambienti come disordinati e inospitali e perciò tende a rinverdirli o, peggio, a pavimentarli. La conseguenza è che le zone ruderali vengono spesso distrutte o sono gestite in modo inopportuno.

Attenzione alle neofite!

Essendo superfici apprezzate dalle specie pioniere, esse sono facilmente colonizzate da neofite alcune delle quali invasive: la loro corretta gestione è essenziale per favorire questi ambienti come spiegato nella nostra pagina dedicata a questo tema.

"Zuppa di fango" per le farfalle

Spesso si possono osservare farfalle singole o a gruppi che si agitano su suoli umidi. Questo comportamento prende il nome inglese di puddling e consiste nel cibarsi di liquidi che contengono sali minerali come il sodio e aminoacidi. Questi nutrienti consentono di aumentare la fecondità e il tasso di sopravvivenza delle uova. Le zone sterrate possono quindi rappresentare un valido aiuto alla sopravvivenza di molti insetti quali le farfalle.

Licenide blu al suolo Andrea Persico

Ambienti importanti da promuovere

Nei giardini naturali alle volte le superfici ruderali sono piccole, altre volte mancano completamente. Alcune persone fanno fatica ad accettarle e altre invece non danno sufficientemente attenzione alla problematica delle neofite che quindi possono diventare invasive. È difficile trovare chi sa lasciare queste superfici incolte e ruderali ma al contempo è attento alle neofite e le gestisce. Perciò le belle zone ruderali sono un valido bonus per i giardini naturali!