SÌ alla biodiversità!
L'Iniziativa biodiversità sarà sottoposta al voto popolare il 22 settembre 2024. Le nostre risorse vitali sono minacciate, la biodiversità in Svizzera versa in pessime condizioni. Circa la metà degli habitat naturali è minacciata e più di un terzo delle nostre specie animali e vegetali è in pericolo o già estinto. È urgente prendere misure per salvaguardare la biodiversità.
“La perdita di biodiversità in Svizzera come in Ticino, è da prendere sul serio: per avere anche in futuro terreni fertili, acqua pulita, insetti impollinatori e protezione contro le catastrofi naturali serve una grande diversità che abbia spazi sufficienti per crescere, in campagna e nelle città, ma anche i mezzi per manutenere e risanare le aree protette” ha dichiarato Anna Biscossa - già direttrice del Centro professionale del verde di Mezzana - a cui ha seguito il noto chef stellato Pietro Leemann: “diversità della natura, vuol dire anche diversità nei campi e nei piatti. Negli ultimi anni ho potuto constatare una perdita della varietà di alimenti, che si riflette non solo in perdita di sapori ma anche di salute”. Infatti, solamente quando la natura e il paesaggio sono sani possono fornirci un'ampia gamma di servizi. Sara Demir – granconsigliera e membro di comitato delle Donne del Centro del Canton Ticino - sottolinea quanto ciò sia fondamentale anche per la nostra regione: “ciascun franco investito nella biodiversità crea occupazione grazie ai lavori di risanamento e manutenzione (biotopi esistenti) e alimenta il turismo sostenibile, rafforzando l'economia locale e creando valore aggiunto sul nostro territorio.” Benedetto Antonini - membro CD-STAN e CC-Patrimonio svizzero - si allinea ribadendo non solo l’importanza di rafforzare la biodiversità nelle aree urbane per il bene della popolazione, ma anche quanto questo sia attuabile: “le rinaturazioni dei fiumi, così come i rinverdimenti delle città o le rivalorizzazioni di nuclei storici sono dimostrazioni di come uomo e natura possano beneficiare assieme degli stessi interventi. L’idea è quella di creare spazi multifunzionali per il bene di tutti”.
In chiusura della conferenza stampa la consigliera nazionale dei Verdi, Greta Gysin, sottolinea che “i rischi di un’ulteriore perdita di biodiversità sono immensi. Occorre agire ora, per non ripetere l’errore di sottovalutare i danni, che poi diventano irreparabili, come è stato il caso con il cambiamento climatico”.
Le soluzioni ci sono: l’iniziativa crea le basi per poter invertire la rotta e questo senza mettere la natura sotto una campana di vetro, ma utilizzando meglio il territorio ed avendo a disposizione sufficienti mezzi per poterlo fare. Proprio a Sorengo, luogo della conferenza stampa, sono già state attuate diverse misure concrete a dimostrazione che conservazione, fruizione, educazione, zone protette ed agricoltura sono compatibili e che interventi a favore della biodiversità sono possibili senza stravolgere abitudini e realtà locali.
Il testo in votazione:
Fanno parte del Comitato ticinese per il SÌ:
Benedetto Antonini, membro CD-STAN e CC-Patrimonio svizzero
Anna Biscossa, già direttrice del Centro professionale del verde di Mezzana
Norma Bargetzi-Horisberger, anziane per il clima Svizzera
Maddalena Ermotti-Lepori, granconsigliera il Centro
Greta Gysin, consigliera nazionale Verdi
Gardi Hutter, artista
Cristina Kopreinig Guzzi, architetto urbanista, Membro dell’Ufficio Presidenziale STAN
Pietro Leemann, chef vegetariano
Giulia Lombardini, membro UP delle Donne del Centro, studentessa in naturopatia
Urs Luechinger, pescatore
Pietro Majno-Hurst, primario Ospedaliero e Professore USI
Pascal Mayor, agricoltore e giardiniere paesaggista
Tamara Merlo, granconsigliera Più Donne
Massimo Mobiglia, Verdi liberali, Presidente WWF Svizzera italiana
Daniel Ponti, avvocato, Presidente di Pro Natura Ticino, Membro UP PLR Capriasca
Giancarlo Seitz, già granconsigliere Lega dei Ticinesi