Una pianificazione del territorio efficace per un uso parsimonioso del suolo
Il nostro paese ha dimensioni ridotte. Le necessità cui deve far seguito in questo spazio limitato sono tuttavia grandi. L’uso del territorio va coscienziosamente pianificato per mantenere la qualità della vita in Svizzera. Desideriamo garantire spazio sufficiente all’essere umano e alla natura.
Una pianificazione efficace contro la frammentazione
In Svizzera la superficie abitabile copre un terzo del territorio nazionale. Tra il 1985 e il 2018, le superfici destinate all’abitato e alle infrastrutture sono aumentate di circa un terzo sul territorio nazionale. Le aree abitative sono perfino cresciute del 61 %, due volte più in fretta della popolazione.1 Tale crescita si è leggermente rallentata nel corso degli ultimi trent’anni, ma nel 2018 la superficie destinata all’abitato e alle infrastrutture corrispondeva a 396 m2 per abitante, mentre era di 391 m2 nel 1985. Ormai ha superato i 400 m2.
Gli spazi liberi da qualsiasi tipo di costruzione e impianto esistono sono nelle regioni alpine. I nostri paesaggi, un prezioso capitale per il nostro paese, sono frammentati e scompaiono sotto il cemento e il catrame. Pro Natura vuole ribaltare tale tendenza. Esigiamo una pianificazione del territorio efficace e contenuta nei confronti dell’occupazione del suolo in tutta la Svizzera.
Il boom dell’edilizia nella zona non edificabile
Ai margini delle città e degli agglomerati ci sono paesaggi sgombri e aperti: campagna, zone naturali e boschi. Si tratta di zone non edificabili. La distinzione fra zone edificabili e non edificabili è uno dei fondamenti che assicurano la tutela dei nostri paesaggi. Ma in questi ultimi anni si è costruito parecchio all’esterno delle zone edificabili:
- In Svizzera, gli edifici costruiti nelle zone non edificabili del territorio corrispondono ormai al 40 % della superficie edificata complessiva.
- Ogni anno appaiono poco meno di 2000 nuove costruzioni all’esterno della zona edificabile.
- Parecchi edifici dismessi sono trasformati e destinati a un uso diverso. Ad esempio, vecchie rimesse e stalle sono trasformate in appartamenti di vacanza e certi edifici agricoli abbandonati ospitano ormai locali commerciali o ristoranti.
- Nuovi edifici imponenti di cui approfittano soprattutto l’agricoltura o il turismo arrecano danno al paesaggio.
Tutte queste costruzioni richiedono nuove infrastrutture, quali parcheggi, vie d’accesso, terrazze e aree di sosta. Le attività edilizie sul territorio non edificabile frammentano i nostri paesaggi, distruggendoli. Lo spazio accordato alle piante si restringe, la libertà degli animali di spostarsi attraverso il territorio è ostacolata e le zone di svago destinate agli esseri umani si rarefanno. Bisogna cambiare questa situazione!
Pro Natura
- difende la natura e il paesaggio in alcuni progetti (di legge) sulla pianificazione del territorio, ad esempio in seno a gruppi di lavoro e nell’ambito di consultazioni. Progetti in corso:
- si impegna per far limitare le zone edificabili e far stabilire regole severe circa le costruzioni all’esterno della zona edificabile;
- ospita il segretariato dell’Iniziativa paesaggio (Iniziativa popolare federale «Contro la cementificazione del nostro paesaggio»).
1 Statistica delle superfici, UST, 2018 (in francese e tedesco)