Rinaturazione dei corsi d'acqua
La foce del Ticino rinaturata
Da oltre 15 anni Pro Natura è impegnata a ridar vita ai nostri fiumi ai quali lo sfruttamento idroelettrico toglie troppa acqua (vedi Rivista del 2017 "Senz'acqua" e presa di posizione sul risanamento dei deflussi minimi) e la restituisce in modo irregolare (vedi rivista del 2005 sui deflussi massimi e seconda immagine di confronto qui sotto). Questi influssi scombussolano gli ecosistemi acquatici. Delle 54 specie di pesci della fauna ittica originaria in Svizzera, 8 sono scomparse e altre 34 rischiano la stessa sorte tra cui il temolo, l'animale dell'anno 2007 di Pro Natura. Temoli e trote soffrono oggi particolarmente del surriscaldamento delle acque, dovuto ai deflussi insufficienti e al clima che cambia, e subiscono pure le conseguenze dell'assottigliamento della propria base alimentare (larve di insetti) e della a correzione dei fiumi. Pro Natura Ticino ha giocato un ruolo determinante per evitare progetti idroelettrici devastanti (sulla Verzasca a Brione; progetto bocciato dal Tribunale federale nel 2012) e in Val d'Ambra (progetto abbandonato anche se non ancora ufficialmente). A dispetto di uno sfruttamento eccessivo dei nostri fiumi i loro ambienti alluvionali ospitano sull'1% soltanto del territorio ben metà della flora e della fauna indigena (vedi rivista del 2009 sulle golene). Pro Natura affronta anche i temi più profondi del nostro rapporto con l'acqua e sensibilizza i giovani tramite escursioni sui fiumi, supporti didattici o le attività sui fiumi del programma Animatura. Sosteniamo inoltre la produzione e il consumo di energie rinnovabili ed ecologiche.